• 4 Dicembre 2024

Per colpa di Trump i guadagni di Apple potrebbero diminuire del 29%

Trump crea problemi ad apple

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Poiché la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina non vede segni di cedimento, la banca di investimenti Goldman Sachs afferma che i guadagni di Apple potrebbero calare del 29% se la Cina decidesse di vendicarsi.

Goldman ritiene che gli ultimi modem per l’iPhone siano prodotti negli Stati Uniti, mentre i chip della serie A sono prodotti a Taiwan e anche i componenti di memoria e display provengono dall’esterno della Cina. 

Ma la maggior parte della catena di fornitura di iPhone si trova in Cina, e se la Cina dovesse limitare la produzione in qualsiasi modo, Apple non potrebbe organizzarsi fuori dal paese in tempi brevi.

Come molti giganti della tecnologia americana, Apple è sempre più dipendente dai mercati esteri per la crescita, e il mercato cinese è praticamente il più importante mercato d’oltremare per tale sviluppo. 

Tuttavia, la preoccupazione di Goldman non riguarda principalmente la Cina che vieta i prodotti Apple nel paese, ma riguarda le società cinesi che sono state bandite dal fornire ad Apple alcuni componenti; questo danneggia la produttività globale di Apple, non solo le vendite in Cina .

Le società statunitensi di hardware sono fortemente dipendenti dal commercio transpacifico.

Finora i dazi imposti da Trump, hanno evitato computer e smartphone assemblati, concentrandosi invece su componenti disaggregati che probabilmente avrebbero avuto un impatto minore sui consumatori finali. 

Ma ciò non significa che le società tecnologiche siano completamente salve. 

A settembre, Apple ha inviato una lettera al rappresentante commerciale degli Stati Uniti , spiegando come sarebbe stata influenzata dai nuovi dazi e chiedendo delle modifiche. 

Alcune categorie merceologiche sono state infine esentate, come ad esempio AirPods ed Apple Watch. Ma invece adattatori, caricatori, cavi e accessori vari (di Apple), sono rimasti in elenco e, a partire dallo scorso settembre, sono stati tassati al 10% quando sono entrati negli Stati Uniti dalla Cina. 

Lo stesso vale per le custodie per iPhone e quelle dell’iPad, entrambe soggette ai dazi.

Probabilmente questo non significa molto per la produzione di Apple.

I caricabatterie e le custodie per i telefoni non sono una parte importante dell’attività dell’azienda e, con quasi $ 20 miliardi di profitti nell’ultimo trimestre, un leggero aumento dei costi non è così preoccupante. 

Ma con Trump e la Cina ancora bloccati in una serie di regole (e dispetti) sul commercio, è facile immaginare la prossima escalation.

Le cose potrebbero diventare difficili per Apple e ancora più costose per i suoi clienti.

Con Trump che vieta alle compagnie statunitensi di fornire Huawei (anche se il divieto è stato sospeso per tre mesi) la Cina, sapendo che non può mettere dazi su un numero paragonabile di merci, potrebbe contrattaccare ostacolando la produzione locale del grande brand americano. 

Se non fosse una vittoria economica, sarebbe almeno una vittoria d’immaginei, in quanto la Cina dimostrerebbe che può seriamente influire sulle fortune delle più grandi aziende tecnologiche mondiali.

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valerio sanna

Vsx Blog : il mio punto di vista sul mondo del web, dell'innovazione e della scienza.

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