Nuova batteria in tessuto per dispositivi indossabili

Una maglietta con il sistema di memorizzazione della carica. (Credito: UMass Amherst / Trisha Andrew)

Una maglietta con il sistema di memorizzazione della carica. (Credito: UMass Amherst / Trisha Andrew)

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I biosensori indossabili per il monitoraggio della salute mancano di un alimentatore leggero e duraturo. È stato sviluppato un nuovo metodo per realizzare un sistema di immagazzinamento della carica che sia facilmente integrabile nell’abbigliamento. Questa tecnologia si basa su una batteria in tessuto leggera e pratica.

In pratica si potrà “ricamare” una batteria in tessuto su qualsiasi indumento.

Le batterie o altri sistemi di memorizzazione della carica sono ancora i componenti limitanti per la maggior parte delle tecnologie portatili, indossabili, ingeribili o flessibili. I dispositivi tendono ad essere una combinazione di troppo grandi, troppo pesanti e non flessibili.

Il nuovo metodo utilizza un micro-supercondensatore e combina fili conduttivi rivestiti con un film polimerico, oltre a una speciale tecnica di cucitura per creare una rete flessibile di elettrodi allineati su un supporto tessile. Il dispositivo a stato solido risultante, ha un’alta capacità di immagazzinare carica per le sue dimensioni e altre caratteristiche che gli consentono di alimentare i biosensori indossabili.

I supercondensatori sono candidati ideali per la batteria in tessuto

I circuiti di accumulo di carica indossabili hanno densità di potenza intrinsecamente più elevate rispetto alle batterie tradizionali. 

Ma l’integrazione di materiali elettrochimicamente attivi con elevate conduttività elettriche e il rapido trasporto di ioni nei tessuti è una sfida. Il processo di rivestimento crea pellicole polimeriche porose conduttive su filati densamente intrecciati che possono mantenere un’elevata capacità di immagazzinamento di carica per unità di lunghezza rispetto a tutto ciò che è possibile realizzare con fibre tinte o estruse.

maglietta con il sistema di memorizzazione della carica e i sensori. (Credito: UMass Amherst / Trisha Andrew)
maglietta con il sistema di memorizzazione della carica e i sensori: Una batteria in tessuto
(Credito: UMass Amherst / Trisha Andrew)

Il lavoro futuro si concentra sull’incorporazione dei nuovi sistemi di accumulo di carica “ricamati” con sensori e-textile e microprocessori a bassa potenza per costruire capi intelligenti in grado di monitorare l’andatura e i movimenti articolari di una persona durante una giornata normale.

Fra pochi anni magari manterremo in carica il nostro smartwatch semplicemente indossando una maglietta con una batteria in tessuto come questa… Fantascienza?

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valerio sanna

Vsx Blog : il mio punto di vista sul mondo del web, dell'innovazione e della scienza.

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